In questi giorni ho avuto modo di “testare” il nuovo smartphone Xiaomi Redmi note 9 e come con il Note 8 T pubblico una mia personale opinione.Per questa recensione è stato usato un Redmi note 9 nella con 4 GB di Ram e 128 GB di memoria,è in commercio anche una variante più piccola con 3 GB di Ram e 64 GB,ma non perdiamo altro tempo…
Lo smartphone ha dimensioni pari a 162,3 x 77,2 x 8,9 mm. Siamo su livelli molto simili a Redmi Note 8T e anche il peso di 199 grammi è più o meno lo stesso. Prendendo in mano il dispositivo si provano le stesse sensazioni del predecessore. Non si tratta esattamente dello smartphone più leggero presente sul mercato, ma l’ergonomia è buona, il grip è di ottimo livello e il dispositivo si lascia utilizzare.
Trattandosi di un prodotto di fascia bassa, i materiali non sono chiaramente al livello dei modelli più costosi. Qui il frame è in plastica, ma in realtà vi posso assicurare che la qualità costruttiva è ottima per la fascia di prezzo.
Rimanendo nella parte posteriore, troviamo quattro sensori fotografici disposti in alto al centro, accompagnati a destra da un flash LED e poco più sotto da un classico sensore di impronte digitali. Quest’ultimo si è sempre rivelato rapido e difficilmente ha perso rilevazioni. Tuttavia, ho preferito il comodo sblocco facciale 2D.
Entrambi i metodi sono rapidi: scegliete in base a quanto tenete alla sicurezza e come utilizzate lo smartphone.
La sporgenza delle fotocamere c’è e Redmi Note 9 “balla” un po’ se appoggiato su una superficie piana, ma in realtà ho visto soluzioni molto peggiori e questo aspetto non ha mai creato troppi problemi.
Novità interessante per la parte frontale del dispositivo: Xiaomi ha deciso di abbandonare il classico notch “a goccia” visto sia con Redmi Note 7 che con Redmi Note 8T e abbracciare il foro per la fotocamera, che si trova in alto a sinistra. La scelta è azzeccata: lo smartphone si distingue e porta nella fascia sotto i 200 euro un design più moderno del solito.
Arrivando ai pulsanti e alle porte, in basso ci sono speaker, porta USB Type-C, primo microfono e jack audio da 3,5 mm per le cuffie. Sulla destra troviamo il pulsante d’accensione e il bilanciere del volume, mentre sulla sinistra fa capolino il carrellino della SIM. In alto ci sono la porta infrarossi e il secondo microfono. Interessante la resistenza agli schizzi d’acqua, grazie al rivestimento idrorepellente Nano Coating.
Tirando le somme, Redmi Note 9 convince a livello di design, presentando un look rivisto e in grado di distinguersi nella fascia bassa. Xiaomi ha fatto un ottimo lavoro.
Caratteristiche tecniche
Sotto alla scocca di Redmi Note 9 pulsa un processore octa-core MediaTek Helio G85 operante alla frequenza massima di 2,0 GHz (2 x 2,0 GHz + 6 x 1,8 GHz), affiancato da una GPU Mali-G52 MC2 e 3GB di RAM LPDDR4X.
La memoria intera è da 128GB eMMC 5.1 (espandibili tramite microSD fino a 512GB), un valore che si adatta alla maggior parte degli utenti che puntano a questa fascia di prezzo.
Il display è un LCD da 6,53 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), aspect ratio 19,5:9 e protezione Gorilla Glass 5. Interessante la certificazione TÜV Rheinland, che attesta il fatto che lo schermo è in grado di non affaticare troppo gli occhi.
La luminosità massima è nella media. Per il resto, siamo dinanzi a un pannello di ottima qualità, che possiamo definire come superiore alla media della fascia di prezzo.
I colori sono ben tarati e guardare video su questo schermo è una goduria per gli occhi. L’unica pecca che ho riscontrato è una luminosità automatica che tende ad andare troppo verso l’alto.
Certo, questo è utile quando si è all’esterno, ma all’interno a volte ci sono situazioni in cui il display alza troppo la luminosità e si creano dei contrasti spiacevoli, soprattutto aprendo qualche app che dispone della Dark Mode. Tuttavia, è un inconveniente che si verifica solamente in pochi contesti e può essere sistemato impostando manualmente la luminosità.Da sottolineare la presenza dei DRM Widevine L1, che permettono di vedere i contenuti dei servizi di streaming, come Netflix e Amazon Prime Video, in HD.
Xiaomi ha puntato molto anche sul comparto fotografico con questo Redmi Note 9. Infatti, troviamo una fotocamera frontale da 13MP (f/2.25) e una quadrupla fotocamera posteriore da 48MP (f/1.79) + 8MP (f/2.2, ultra grandangolare, 118 gradi) + 2MP (f/2.4, per la profondità di campo) + 2MP (f/2.4, per le macro). I quattro sensori posteriori possono registrare video in 1080p/30fps e anche la cam anteriore arriva alla stessa risoluzione. Xiaomi ha deciso di non andare sul 4K e sul 1080p/60fps.
Non mancano le classiche funzionalità Breve video, Ritratto, Notte, 48MP, Panorama, Pro e Slow motion (720p/120 fps). Presenti anche Google Lens e l’interessante scansione dei documenti: basta inquadrare un foglio con la fotocamera e il sistema rileverà automaticamente la sua porzione. Tra l’altro è possibile “trasformare” subito l’immagine in bianco e nero o migliorarla. Sicuramente un’ottima funzione che permette di digitalizzare all’istante i documenti, ma non stiamo parlando di OCR e probabilmente una possibilità di quel tipo sarebbe stata ancora più utile.
Il reparto connettività è molto completo, troviamo tutto ciò che può servire all’utente in questa fascia: 4G LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, NFC e Bluetooth 5.0. Non male il comparto audio, che pur essendo mono è in grado di offrire una buona qualità generale e un discreto volume massimo.
La Mia Impressione
Redmi Note 9 è uno smartphone concreto sotto molti punti di vista, grazie all’ottimo schermo, al completo comparto connettività (che dispone anche di NFC e jack audio per le cuffie), al buon design, alle fotocamere che non deludono le aspettative, all’eccezionale autonomia e al buon software (arriverà la MIUI 12). Un aspetto che convincerà molti è l’ottimo rapporto qualità/prezzo,al momento della stesura di questo articolo è possibile acquistarlo su Amazon a 182€ e questo è un grande punto a favore del dispositivo. Tuttavia, ci sono alcune pecche, dalla presenza di diverse app preinstallate non esattamente delle più utili alle prestazioni inferiori a quelle di altri dispositivi della stessa fascia di prezzo. Quest’ultimo aspetto non mi è piaciuto molto, ma in fin dei conti stiamo parlando di uno smartphone che mira a utenti che non hanno particolari esigenze a livello prestazionale. Il dispositivo è comunque in grado di svolgere bene le attività quotidiane e questo basterà sicuramente alla maggior parte degli utenti. Possiamo quindi definire Redmi Note 9 come un best buy? A mio modo di vedere sì, dato che un’autonomia del genere, un prezzo così aggressivo e uno smartphone così completo nel suo insieme sono caratteristiche troppo importanti per essere messe in secondo piano da un processore MediaTek.